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  • Immagine del redattoreFederica Bernardis

Sua maestà il Mojito.

Aggiornamento: 9 gen 2021


Come da copione le ricette più tradizionali sono le più discusse, le più rivisitate e le più bistrattate.

In cucina come dietro al bancone di un bar i grandi classici sono la principale fonte di interminabili battibecchi fra cultori della gastronomia e della miscelazione. È infatti risaputo che fra la tematiche che nel corso dei secoli hanno creato le più gravose fratture sociali al mondo abbiamo il culto religioso, il senso della vita e, in ambito mixologico sua maestà Il Mojito.


Il mojito è forse il cocktail che mi hanno ordinato più sovente nella mia fruttuosa carriera da oste. È un dissetante drink zuccherato a base rum, aromatizzato con lime e menta. Una bibita piuttosto semplice che, esattamente come in ambito culinario sua altezza reale La Carbonara, ha rovinato più famiglie della scelta del canale alla TV la domenica sera.

Ricetta IBA (International Bartenders Association) 2020:

  • 5 cl (1 2/3 oz) white cuban ron

  • 3 cl (1 oz) fresh lime juice

  • 6 mint springs

  • 2 teaspoon white sugar cane

  • Soda

Gently mix mint spring with sugar and lime juice. Add splash of soda and fill the glass with ice. Pour the rum and top with soda water. Garnish with spring of mint leaves and lemon slice.

Ebbene sì, esistono delle codifiche che vengono riconosciute a livello internazionale, o per meglio dire che dovrebbero essere riconosciute a livello internazionale.

Infatti per ogni mojito miscelato c’è un barman pronto a giurare che la sua versione è quella originale e senza dubbio alcuno la migliore. Pestato, shakerato, frullato, sferificato, stratificato, scomposto: se avessi un euro per ogni variante vista nella mia vita adesso avrei senz’altro qualche centone in più nel portafogli. Beata creatività! Infatti, per me che aborro i dogmi, al bar come nella vita, credo che l’unico Mojito buono sia quello che piace al cliente che se lo beve!

Detto ciò, ho dovuto anche io nel corso degli anni scegliere da che parte della barricata stare e devo dire che la versione alla cubana è da diverso tempo la mia preferita. Non perché sia la ricetta originale, la più tradizionale o semplicemente quella codificata, ma perché ritengo sia la più equilibrata, dissetante e, parlando funzionalmente, la più rapida da eseguire. Lime spremuto, zucchero di canna raffinato bianco, menta fresca, giaccio, rum bianco e soda.

Quindi bando al muddler, signori! Dal lime prendiamo solo il succo poiché la buccia di questo frutto non è un valore aggiunto: richiede tempo per essere pestata e se trattata con ingenuità o se lasciata troppo a lungo nel bicchiere può rilasciare componenti amaricanti nel cocktail. Stessa sorte per la menta che non va maltrattata altrimenti rilascerebbe clorofilla; bastano un paio di colpetti delicati con il palmo della mano per risvegliarne il profumo e renderla una perfetta parte aromatizzare per il nostro drink. Ghiaccio, rum, soda ed il gioco è fatto. Nella top three delle mie garnish preferite il ciuffetto di menta fresca, la rondella di lime essiccata e una spolverata di zucchero di canna grezzo per dare un tocco crunch.

Les jeux sont faits, rien ne va plus!

E ad ognuno il suo Mojito!


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